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Appunto per "Deserto rosso" e riflessioni incompiute su incesto in letteratura e sulla filosofia s.d.
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 2 cc.annotazioni: Cc. compilate recto e verso. Facciate segnate a-d b. 8D/3, fasc. 239		        
                
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             Sono presenti cinque brani:
-8D239a. Appunto sul comportamento di un personaggio identificato dalla lettera "G." (probabilmente la Giuliana di "Deserto rosso") nei confronti del marito
-8D239b. Appunto per scena con una lite in un bar
-8D239b. Riflessione sulla propria indifferenza di fronte al tema dell'incesto in letteratura (con riferimenti a Homo faber di Max Frisch e a L'uomo senza qualità di Musil). Il brano è mutilo
-8D239c. Differenza tra filosofia e saggezza. Il brano è mutilo
-8D239d. Il senso del brano non è comprensibile perché mancano l'inizio e la parte conclusiva.
Due frammenti di pagine di quaderno con perforazioni laterali, lo stesso di (lo stesso di 8D57, 8D60, 8D86, 8D87, 8D88, 8D89, 8D90, 8D91a e b, 8D92, 8D93, 8D94, 8D95, 8D96, 8D97, 8D98, 8D99, 8D100, 8D101, 8D102, 8D104, 106a-c, 8D107, 8D152). I frammenti sono scritti su entrambi i versi, anche se a parte la prima facciata (8D239a) sono incompiuti. Il secondo e il terzo brano sono contrassegnati da una "x" rossa. vedi scheda film
        -8D239a. Appunto sul comportamento di un personaggio identificato dalla lettera "G." (probabilmente la Giuliana di "Deserto rosso") nei confronti del marito
-8D239b. Appunto per scena con una lite in un bar
-8D239b. Riflessione sulla propria indifferenza di fronte al tema dell'incesto in letteratura (con riferimenti a Homo faber di Max Frisch e a L'uomo senza qualità di Musil). Il brano è mutilo
-8D239c. Differenza tra filosofia e saggezza. Il brano è mutilo
-8D239d. Il senso del brano non è comprensibile perché mancano l'inizio e la parte conclusiva.
Due frammenti di pagine di quaderno con perforazioni laterali, lo stesso di (lo stesso di 8D57, 8D60, 8D86, 8D87, 8D88, 8D89, 8D90, 8D91a e b, 8D92, 8D93, 8D94, 8D95, 8D96, 8D97, 8D98, 8D99, 8D100, 8D101, 8D102, 8D104, 106a-c, 8D107, 8D152). I frammenti sono scritti su entrambi i versi, anche se a parte la prima facciata (8D239a) sono incompiuti. Il secondo e il terzo brano sono contrassegnati da una "x" rossa. vedi scheda film
Appunti per "L'eclisse" su dialogo in taxi [1961 - 1962]
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 1 c.annotazioni: Carta compilata fronte e retro. Facciate segnate a-b b. 8D/3, c. 252		        
                
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             Sono presenti vari appunti, probabilmente relativi a "L'eclisse", come suggerisce la relazione tra il primo brano di 8D252b e il documento 8D153:
-Appunti per un dialogo
-Citazione da Musil sui sentimenti
-Riflessione sulla personalità, incompleto
-Appunti per un dialogo in taxi per il film "L'eclisse". Una versione precedente è apparsa in 8C14x. -"Incontro con la Montesi, invasata".
Frammento di pagina manoscritta di quaderno con perforazioni laterali, lo stesso di 8D57, 8D60, 8D86, 8D87, 8D88, 8D89, 8D90, 8D91a e b, 8D92, 8D93, 8D94, 8D95, 8D96, 8D97, 8D98, 8D99, 8D100, 8D101, 8D102, 8D104, 106a-c, 8D107, 8D152, 8D239a-d, 8D240a-e, 8D241a-e, 8D242, 8D243, 8D244a-b, 8D245, 8D246, 8D247, 8D248, 8D249, 8D250, 8D251,libero e scritto su ambo le facciate. "X" Rossa prima del primo brano di 8D251, segno a pennarello rosso prima del primo brano di 8D252. vedi scheda film
        -Appunti per un dialogo
-Citazione da Musil sui sentimenti
-Riflessione sulla personalità, incompleto
-Appunti per un dialogo in taxi per il film "L'eclisse". Una versione precedente è apparsa in 8C14x. -"Incontro con la Montesi, invasata".
Frammento di pagina manoscritta di quaderno con perforazioni laterali, lo stesso di 8D57, 8D60, 8D86, 8D87, 8D88, 8D89, 8D90, 8D91a e b, 8D92, 8D93, 8D94, 8D95, 8D96, 8D97, 8D98, 8D99, 8D100, 8D101, 8D102, 8D104, 106a-c, 8D107, 8D152, 8D239a-d, 8D240a-e, 8D241a-e, 8D242, 8D243, 8D244a-b, 8D245, 8D246, 8D247, 8D248, 8D249, 8D250, 8D251,libero e scritto su ambo le facciate. "X" Rossa prima del primo brano di 8D251, segno a pennarello rosso prima del primo brano di 8D252. vedi scheda film
Appunti per "Deserto rosso" [1963 - 1964]
archivio
 11 cc.annotazioni: Cc. segnate a-k b. 8C/5, fasc. 41C		        
                
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             Appunti per "Deserto rosso" con indicazione del numero delle scene cui si riferiscono alcune delle osservazioni. Appunto su Musil ("Musil II da 270 e segg.").
11 fogli di quadernone a quadretti molto ingiallite e manoscritte con biro blu. In origine le pagine erano tenute ferme da graffetta metallica che ha lasciato impronta, adesso sono tenute insieme da fascetta di plastica trasparente. vedi scheda film
        11 fogli di quadernone a quadretti molto ingiallite e manoscritte con biro blu. In origine le pagine erano tenute ferme da graffetta metallica che ha lasciato impronta, adesso sono tenute insieme da fascetta di plastica trasparente. vedi scheda film
1 / Robert Musil
biblioteca
 Torino : G. Einaudi, 1980
LVI, 781 p. / 19 cm.
        
    3 / Robert Musil ; a cura di Eithne Wilkins ed Ernst Kaiser ; introduzione di Cesare Cases ; traduzione di Anita Rho
biblioteca
 Torino : Einaudi, 1962
XXIII, 549 p. / 23 cm
        
    1 / Robert Musil
biblioteca
 Torino : Einaudi, c1957
779 p. / 23 cm.
        
    2 / Robert Musil ; traduzione di Anita Rho
biblioteca
 Torino  : Einaudi, c1958
430 p. / 23 cm.
        
    2 / Robert Musil
biblioteca
 Torino : G. Einaudi, 1980
VIII, 786-1659 p. / 19 cm.
        
    Opere piccole
© Enrica Antonioni
       	opere d'arte
 Antonioni Michelangelo (1912/ 2007)
dipinto / carta /  collage /  tecnica mista
 180x237 mm
 -
        
                
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             Durante le lunghe pause tra la lavorazione di un film e l'altro, Michelangelo Antonioni si cimenta anche con il "collage". Questa tecnica, portata a un alto livello espressivo da Braque e Picasso attraverso i celebri "papiers collés", consente al regista ferrarese di sperimentare un'inedita forma di linguaggio, fondata sul “frammento”. In altre parole, "Antonioni mette in evidenza oggetti e frammenti della vita quotidiana, volti, forme geometriche, superfici colorate o disegnate, attraverso la tecnica del collage più classico, eseguito con ritagli di carta, da quella da pacco ai fogli di giornale, alle veline, a fogli colorati con le tempere e poi ritagliati nelle forme desiderate. Completa e congiunge fra loro questi intarsi inserendo anche figure e volti disegnati a matita, colorati a pastello o pennarello, o articoli di giornale incollato e poi strappato" (Vitale, p. 131). 
La serie dei “collage” restituisce l’inesauribile necessità di Antonioni di sperimentare e di ‘giocare’ con il colore, con il segno e la materia fino a raggiungere inedite rilevanze concettuali.
Queste composizioni testimoniano, inoltre, l’interesse di Antonioni verso il condizionamento dei media e della pubblicità sulla vita quotidiana. Si tratta di un tema che il regista, spesso in anticipo sui tempi, esprime attraverso una denuncia sottile e profondamente critica. Antonioni analizza le problematiche del moderno in rapporto alla ‘deriva postmoderna’, trovando “una realtà dominata dal bombardamento di immagini e messaggi e snaturata dal consumismo” (ibidem). A tale proposito, non può non venire in mente la visionaria scena finale di “Zabriskie Point” (1970), dove l’esplosione della villa, immaginata dalla protagonista, provoca una deflagrazione degli oggetti e dei beni appartenenti alla civiltà del consumo.
È possibile interpretare i “collage” attraverso “la logica della disgregazione” e la “degenerazione dei valori”, per citare dei temi affrontatati da Herman Broch nella trilogia romanzesca intitolata “I sonnambuli” (1929-1932). Come Joyce, Musil, Kafka, Broch evidenzia la difficoltà della cultura scientifica e della filosofia positivista nel dare risposte alle questioni metafisiche e alla caduta dei valori della società moderna. Citati nel film “La notte”, i “Sonnambuli” offrono ad Antonioni una lucida riflessione sulla fine di un’epoca e sull’individuo che “come un bimbo smarrito, avanza a tentoni, tenendosi al filo di una qualche logica di corto respiro, attraverso un paese chimerico, che chiama realtà sebbene sia per lui che un incubo” (“I sonnambuli. 1888 Pasenow o il romanticismo. 1903 Esch o l’anarchia. 1918 Huguenau o il realismo”, Torino 1997, p. 402).
@it
        La serie dei “collage” restituisce l’inesauribile necessità di Antonioni di sperimentare e di ‘giocare’ con il colore, con il segno e la materia fino a raggiungere inedite rilevanze concettuali.
Queste composizioni testimoniano, inoltre, l’interesse di Antonioni verso il condizionamento dei media e della pubblicità sulla vita quotidiana. Si tratta di un tema che il regista, spesso in anticipo sui tempi, esprime attraverso una denuncia sottile e profondamente critica. Antonioni analizza le problematiche del moderno in rapporto alla ‘deriva postmoderna’, trovando “una realtà dominata dal bombardamento di immagini e messaggi e snaturata dal consumismo” (ibidem). A tale proposito, non può non venire in mente la visionaria scena finale di “Zabriskie Point” (1970), dove l’esplosione della villa, immaginata dalla protagonista, provoca una deflagrazione degli oggetti e dei beni appartenenti alla civiltà del consumo.
È possibile interpretare i “collage” attraverso “la logica della disgregazione” e la “degenerazione dei valori”, per citare dei temi affrontatati da Herman Broch nella trilogia romanzesca intitolata “I sonnambuli” (1929-1932). Come Joyce, Musil, Kafka, Broch evidenzia la difficoltà della cultura scientifica e della filosofia positivista nel dare risposte alle questioni metafisiche e alla caduta dei valori della società moderna. Citati nel film “La notte”, i “Sonnambuli” offrono ad Antonioni una lucida riflessione sulla fine di un’epoca e sull’individuo che “come un bimbo smarrito, avanza a tentoni, tenendosi al filo di una qualche logica di corto respiro, attraverso un paese chimerico, che chiama realtà sebbene sia per lui che un incubo” (“I sonnambuli. 1888 Pasenow o il romanticismo. 1903 Esch o l’anarchia. 1918 Huguenau o il realismo”, Torino 1997, p. 402).
@it
Appunto per "Deserto rosso" e riflessioni incompiute su incesto in letteratura e sulla filosofia s.d.
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 2 cc.annotazioni: Cc. compilate recto e verso. Facciate segnate a-d b. 8D/3, fasc. 239		        
                
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             Sono presenti cinque brani:
-8D239a. Appunto sul comportamento di un personaggio identificato dalla lettera "G." (probabilmente la Giuliana di "Deserto rosso") nei confronti del marito
-8D239b. Appunto per scena con una lite in un bar
-8D239b. Riflessione sulla propria indifferenza di fronte al tema dell'incesto in letteratura (con riferimenti a Homo faber di Max Frisch e a L'uomo senza qualità di Musil). Il brano è mutilo
-8D239c. Differenza tra filosofia e saggezza. Il brano è mutilo
-8D239d. Il senso del brano non è comprensibile perché mancano l'inizio e la parte conclusiva.
Due frammenti di pagine di quaderno con perforazioni laterali, lo stesso di (lo stesso di 8D57, 8D60, 8D86, 8D87, 8D88, 8D89, 8D90, 8D91a e b, 8D92, 8D93, 8D94, 8D95, 8D96, 8D97, 8D98, 8D99, 8D100, 8D101, 8D102, 8D104, 106a-c, 8D107, 8D152). I frammenti sono scritti su entrambi i versi, anche se a parte la prima facciata (8D239a) sono incompiuti. Il secondo e il terzo brano sono contrassegnati da una "x" rossa. vedi scheda film
        -8D239a. Appunto sul comportamento di un personaggio identificato dalla lettera "G." (probabilmente la Giuliana di "Deserto rosso") nei confronti del marito
-8D239b. Appunto per scena con una lite in un bar
-8D239b. Riflessione sulla propria indifferenza di fronte al tema dell'incesto in letteratura (con riferimenti a Homo faber di Max Frisch e a L'uomo senza qualità di Musil). Il brano è mutilo
-8D239c. Differenza tra filosofia e saggezza. Il brano è mutilo
-8D239d. Il senso del brano non è comprensibile perché mancano l'inizio e la parte conclusiva.
Due frammenti di pagine di quaderno con perforazioni laterali, lo stesso di (lo stesso di 8D57, 8D60, 8D86, 8D87, 8D88, 8D89, 8D90, 8D91a e b, 8D92, 8D93, 8D94, 8D95, 8D96, 8D97, 8D98, 8D99, 8D100, 8D101, 8D102, 8D104, 106a-c, 8D107, 8D152). I frammenti sono scritti su entrambi i versi, anche se a parte la prima facciata (8D239a) sono incompiuti. Il secondo e il terzo brano sono contrassegnati da una "x" rossa. vedi scheda film
Appunti per "L'eclisse" su dialogo in taxi [1961 - 1962]
archivio
 1 c.annotazioni: Carta compilata fronte e retro. Facciate segnate a-b b. 8D/3, c. 252		        
                
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             Sono presenti vari appunti, probabilmente relativi a "L'eclisse", come suggerisce la relazione tra il primo brano di 8D252b e il documento 8D153:
-Appunti per un dialogo
-Citazione da Musil sui sentimenti
-Riflessione sulla personalità, incompleto
-Appunti per un dialogo in taxi per il film "L'eclisse". Una versione precedente è apparsa in 8C14x. -"Incontro con la Montesi, invasata".
Frammento di pagina manoscritta di quaderno con perforazioni laterali, lo stesso di 8D57, 8D60, 8D86, 8D87, 8D88, 8D89, 8D90, 8D91a e b, 8D92, 8D93, 8D94, 8D95, 8D96, 8D97, 8D98, 8D99, 8D100, 8D101, 8D102, 8D104, 106a-c, 8D107, 8D152, 8D239a-d, 8D240a-e, 8D241a-e, 8D242, 8D243, 8D244a-b, 8D245, 8D246, 8D247, 8D248, 8D249, 8D250, 8D251,libero e scritto su ambo le facciate. "X" Rossa prima del primo brano di 8D251, segno a pennarello rosso prima del primo brano di 8D252. vedi scheda film
        -Appunti per un dialogo
-Citazione da Musil sui sentimenti
-Riflessione sulla personalità, incompleto
-Appunti per un dialogo in taxi per il film "L'eclisse". Una versione precedente è apparsa in 8C14x. -"Incontro con la Montesi, invasata".
Frammento di pagina manoscritta di quaderno con perforazioni laterali, lo stesso di 8D57, 8D60, 8D86, 8D87, 8D88, 8D89, 8D90, 8D91a e b, 8D92, 8D93, 8D94, 8D95, 8D96, 8D97, 8D98, 8D99, 8D100, 8D101, 8D102, 8D104, 106a-c, 8D107, 8D152, 8D239a-d, 8D240a-e, 8D241a-e, 8D242, 8D243, 8D244a-b, 8D245, 8D246, 8D247, 8D248, 8D249, 8D250, 8D251,libero e scritto su ambo le facciate. "X" Rossa prima del primo brano di 8D251, segno a pennarello rosso prima del primo brano di 8D252. vedi scheda film
Appunti per "Deserto rosso" [1963 - 1964]
archivio
 11 cc.annotazioni: Cc. segnate a-k b. 8C/5, fasc. 41C		        
                
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             Appunti per "Deserto rosso" con indicazione del numero delle scene cui si riferiscono alcune delle osservazioni. Appunto su Musil ("Musil II da 270 e segg.").
11 fogli di quadernone a quadretti molto ingiallite e manoscritte con biro blu. In origine le pagine erano tenute ferme da graffetta metallica che ha lasciato impronta, adesso sono tenute insieme da fascetta di plastica trasparente. vedi scheda film
        11 fogli di quadernone a quadretti molto ingiallite e manoscritte con biro blu. In origine le pagine erano tenute ferme da graffetta metallica che ha lasciato impronta, adesso sono tenute insieme da fascetta di plastica trasparente. vedi scheda film
1 / Robert Musil
biblioteca
 Torino : G. Einaudi, 1980
LVI, 781 p. / 19 cm.
        
    3 / Robert Musil ; a cura di Eithne Wilkins ed Ernst Kaiser ; introduzione di Cesare Cases ; traduzione di Anita Rho
biblioteca
 Torino : Einaudi, 1962
XXIII, 549 p. / 23 cm
        
    1 / Robert Musil
biblioteca
 Torino : Einaudi, c1957
779 p. / 23 cm.
        
    2 / Robert Musil ; traduzione di Anita Rho
biblioteca
 Torino  : Einaudi, c1958
430 p. / 23 cm.
        
    2 / Robert Musil
biblioteca
 Torino : G. Einaudi, 1980
VIII, 786-1659 p. / 19 cm.
        
    Opere piccole
© Enrica Antonioni
       	opere d'arte
 Antonioni Michelangelo (1912/ 2007)
dipinto / carta /  collage /  tecnica mista
 180x237 mm
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             Durante le lunghe pause tra la lavorazione di un film e l'altro, Michelangelo Antonioni si cimenta anche con il "collage". Questa tecnica, portata a un alto livello espressivo da Braque e Picasso attraverso i celebri "papiers collés", consente al regista ferrarese di sperimentare un'inedita forma di linguaggio, fondata sul “frammento”. In altre parole, "Antonioni mette in evidenza oggetti e frammenti della vita quotidiana, volti, forme geometriche, superfici colorate o disegnate, attraverso la tecnica del collage più classico, eseguito con ritagli di carta, da quella da pacco ai fogli di giornale, alle veline, a fogli colorati con le tempere e poi ritagliati nelle forme desiderate. Completa e congiunge fra loro questi intarsi inserendo anche figure e volti disegnati a matita, colorati a pastello o pennarello, o articoli di giornale incollato e poi strappato" (Vitale, p. 131). 
La serie dei “collage” restituisce l’inesauribile necessità di Antonioni di sperimentare e di ‘giocare’ con il colore, con il segno e la materia fino a raggiungere inedite rilevanze concettuali.
Queste composizioni testimoniano, inoltre, l’interesse di Antonioni verso il condizionamento dei media e della pubblicità sulla vita quotidiana. Si tratta di un tema che il regista, spesso in anticipo sui tempi, esprime attraverso una denuncia sottile e profondamente critica. Antonioni analizza le problematiche del moderno in rapporto alla ‘deriva postmoderna’, trovando “una realtà dominata dal bombardamento di immagini e messaggi e snaturata dal consumismo” (ibidem). A tale proposito, non può non venire in mente la visionaria scena finale di “Zabriskie Point” (1970), dove l’esplosione della villa, immaginata dalla protagonista, provoca una deflagrazione degli oggetti e dei beni appartenenti alla civiltà del consumo.
È possibile interpretare i “collage” attraverso “la logica della disgregazione” e la “degenerazione dei valori”, per citare dei temi affrontatati da Herman Broch nella trilogia romanzesca intitolata “I sonnambuli” (1929-1932). Come Joyce, Musil, Kafka, Broch evidenzia la difficoltà della cultura scientifica e della filosofia positivista nel dare risposte alle questioni metafisiche e alla caduta dei valori della società moderna. Citati nel film “La notte”, i “Sonnambuli” offrono ad Antonioni una lucida riflessione sulla fine di un’epoca e sull’individuo che “come un bimbo smarrito, avanza a tentoni, tenendosi al filo di una qualche logica di corto respiro, attraverso un paese chimerico, che chiama realtà sebbene sia per lui che un incubo” (“I sonnambuli. 1888 Pasenow o il romanticismo. 1903 Esch o l’anarchia. 1918 Huguenau o il realismo”, Torino 1997, p. 402).
@it
        La serie dei “collage” restituisce l’inesauribile necessità di Antonioni di sperimentare e di ‘giocare’ con il colore, con il segno e la materia fino a raggiungere inedite rilevanze concettuali.
Queste composizioni testimoniano, inoltre, l’interesse di Antonioni verso il condizionamento dei media e della pubblicità sulla vita quotidiana. Si tratta di un tema che il regista, spesso in anticipo sui tempi, esprime attraverso una denuncia sottile e profondamente critica. Antonioni analizza le problematiche del moderno in rapporto alla ‘deriva postmoderna’, trovando “una realtà dominata dal bombardamento di immagini e messaggi e snaturata dal consumismo” (ibidem). A tale proposito, non può non venire in mente la visionaria scena finale di “Zabriskie Point” (1970), dove l’esplosione della villa, immaginata dalla protagonista, provoca una deflagrazione degli oggetti e dei beni appartenenti alla civiltà del consumo.
È possibile interpretare i “collage” attraverso “la logica della disgregazione” e la “degenerazione dei valori”, per citare dei temi affrontatati da Herman Broch nella trilogia romanzesca intitolata “I sonnambuli” (1929-1932). Come Joyce, Musil, Kafka, Broch evidenzia la difficoltà della cultura scientifica e della filosofia positivista nel dare risposte alle questioni metafisiche e alla caduta dei valori della società moderna. Citati nel film “La notte”, i “Sonnambuli” offrono ad Antonioni una lucida riflessione sulla fine di un’epoca e sull’individuo che “come un bimbo smarrito, avanza a tentoni, tenendosi al filo di una qualche logica di corto respiro, attraverso un paese chimerico, che chiama realtà sebbene sia per lui che un incubo” (“I sonnambuli. 1888 Pasenow o il romanticismo. 1903 Esch o l’anarchia. 1918 Huguenau o il realismo”, Torino 1997, p. 402).
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